Da giovedì 6 a venerdì 7 novembre 2025, l’Università di Siena ospiterà il workshop di conclusione del progetto:
I Tempi dei Castelli.
Ricerche multidisciplinari per una nuova cronologia dei cantieri dell’incastellamento (XI-XIII secolo)
L’incontro rappresenta un momento cruciale di confronto scientifico, riunendo il team di ricerca e studiosi di rilievo internazionale per presentare e discutere i risultati raggiunti dal progetto.
Prima giornata: Il progetto e le cronologie dell’incastellamento
La sessione di apertura, presieduta da Luigi Provero, vedrà la presentazione degli obiettivi della ricerca e dell’approccio scientifico multidisciplinare adottato dal team coordinato da Giovanna Bianchi (Università di Siena), Alessio Fiore (Università di Torino), Carlo Alberto Garzonio (Università di Firenze) e Carmine Lubritto (Università della Campania Luigi Vanvitelli). L’intervento illustrerà come il progetto integri competenze archeologiche, storiche, geologiche e fisico-chimiche per affrontare una delle questioni più complesse della storiografia europea: la cronologia di formazione e trasformazione dei castelli medievali.
I lavori proseguiranno con l’analisi approfondita delle diverse fasi cronologiche dell’incastellamento. Giovanna Bianchi e Alessio Fiore presenteranno i risultati relativi al primo incastellamento, evidenziando le caratteristiche strutturali e insediative delle prime fortificazioni e il loro rapporto con l’evoluzione dei poteri locali. La relazione sul secondo incastellamento illustrerà successivamente la fase di espansione e consolidamento del fenomeno, mettendo in luce le trasformazioni architettoniche e funzionali che caratterizzano questo periodo.
Nel pomeriggio, Maria Ginatempo (Università di Siena) e Giulia Bellato (Trinity College Cambridge) esporranno i risultati della ricerca sul terzo incastellamento, analizzando le modalità attraverso cui il fenomeno si è evoluto nelle sue fasi più mature, con particolare attenzione alle dinamiche di trasformazione sociale ed economica che hanno accompagnato questi processi.
Un focus specifico sarà dedicato ai castelli minerari, oggetto della relazione di Giovanna Bianchi. Questi insediamenti rappresentano una tipologia particolare, in cui la funzione difensiva si intreccia strettamente con lo sfruttamento delle risorse minerarie del territorio, configurando sistemi insediativi complessi che richiedono chiavi interpretative specifiche.
La giornata si concluderà con un’ampia discussione che vedrà la partecipazione di Luc Bourgeois, Sandro Carocci e Chris Wickham. Il dibattito permetterà di contestualizzare i risultati della ricerca italiana nel più ampio panorama degli studi europei sull’incastellamento, evidenziando convergenze metodologiche e specificità dei diversi contesti territoriali.
Seconda giornata: I protocolli della ricerca
La seconda giornata, presieduta da Carlo Alberto Garzonio, approfondirà gli aspetti metodologici che costituiscono uno degli elementi più innovativi del progetto, con particolare riferimento alle tecniche di datazione e caratterizzazione dei materiali da costruzione.
Elena Pecchioni (Università di Firenze) illustrerà il contributo delle discipline geologiche allo studio dei castelli medievali, mostrando come l’analisi petrografica delle rocce utilizzate nelle costruzioni permetta di ricostruire le strategie di approvvigionamento dei materiali e le relazioni tra cantiere e territorio. L’intervento evidenzierà come la caratterizzazione geologica sia propedeutica a qualsiasi tentativo di datazione scientifica delle strutture.
Sara Calandra (Università di Firenze) presenterà nel dettaglio la procedura di caratterizzazione delle malte sviluppata nell’ambito del progetto e i criteri scientifici di selezione dei campioni destinati alla datazione al radiocarbonio. L’intervento sottolineerà l’importanza di un protocollo rigoroso che garantisca l’affidabilità dei risultati, minimizzando i rischi di contaminazione e di interpretazione errata dei dati cronologici.
Carmine Lubritto (Università della Campania Luigi Vanvitelli) presenterà il modello concettuale sviluppato dal gruppo di ricerca per la gestione e l’interpretazione delle datazioni al radiocarbonio di malte. Questo rappresenta uno degli apporti più significativi del progetto: la datazione delle malte mediante radiocarbonio, pur essendo tecnicamente possibile, presenta numerose criticità interpretative che solo un approccio metodologico rigoroso può affrontare efficacemente. Il modello proposto consente di valutare l’affidabilità dei dati cronologici e di costruire sequenze temporali coerenti per i cantieri dell’incastellamento.
Andrea Arrighetti, Mauro Buonincontri e Andrea Bardi (Università di Siena) offriranno spunti interpretativi innovativi sull’organizzazione del cantiere medievale, analizzando il rapporto tra sito di costruzione e territorio circostante. La relazione illustrerà come lo studio integrato delle risorse locali e dell’organizzazione del lavoro permetta di ricostruire le dinamiche produttive che hanno reso possibile la realizzazione di queste complesse architetture.
La sessione conclusiva di discussione, arricchita dagli interventi di Michele Secco ed Emma Cantisani, permetterà un confronto approfondito sulle metodologie analitiche applicate ai materiali costruttivi storici, consolidando le basi per futuri sviluppi della ricerca e per l’applicazione sistematica di questi protocolli allo studio dell’edilizia medievale.

