Piemonte settentrionale

Raccolta autunnale di dati archeometrici per “The Times of Castles” che ha visitato cinque siti storici testimoni dell’incastellamento in Piemonte settentrionale.

Il primo sito, Castrum Radi, è un gioiello nascosto nella Valsesia. Questo insediamento medievale fortificato offre uno sguardo unico sulla vita durante il Medioevo con le sue tracce di strutture ecclesiastiche, mura difensive e torri imponenti. Le ricerche condotte in questo sito hanno permesso di rivelare dettagli significativi sulla struttura materiale del castello, fornendo una visione più ampia dell’antica topografia della zona.

Il secondo sito esplorato è il castello medievale di Palazzo De Visard, situato a Pombia. Questa struttura, che si erge maestosa sulla sponda destra del Ticino, conserva ancora oggi parte del suo circuito murario originale e la base di una torre.

A Gravellona Toce, il team di ricerca del progetto ha visitato il castello del Motto, una roccaforte medievale che si erge su uno sperone roccioso affacciato sul fiume Strona. E’ noto come Castrum Gravallone dalle fonti di XI-XII secolo e, nel corso dei secoli, ha subito diverse trasformazioni e ampliamenti.

A Pont Canavese, tra la valle dell’Orco e la valle Soana, tre torri sono state oggetto di campionamento: la Torre dei San Martino, appartenuta al Castrum Pontis, la Torre Ferranda, dei conti di Valperga, e la Torre Tellaria del Castlass.

Il quarto sito visitato è il Castello di Baratonia, situato a Varisella, un affascinante sito storico che risale almeno all’anno 1090. Queste rovine medievali, una volta il cuore della Viscontea di Baratonia, offrono un tuffo nel passato. Una breve passeggiata dalla cappella di San Biagio conduce i visitatori attraverso un sentiero fino ai resti del castello, dove sono visibili i resti della cappella romanica e il dongione centrale.

Bric San Viter, a Pecetto Torinese, è il quinto e ultimo sito visitato. Durante il Medioevo fu una robusta fortificazione, i cui resti sono ancora oggi visibili, accompagnati da un villaggio e da una chiesa. Riscoperto nel 1991, Bric San Viter è stato fonte di continuo studio per storici e archeologi, il sito rappresenta un complesso modello di insediamento ed è fondamentale per comprendere il passato della regione.

I ricercatori di “The Times of Castles” hanno prelevato campioni di malte dalle strutture murarie. Successivamente, l’analisi delle proprietà delle malte e il recupero di residui organici per la datazione al radiocarbonio C14 sono passaggi cruciali per determinare non solo l’età delle strutture, ma anche per comprendere le modifiche subite nel corso dei secoli. Il progetto “The Times of Castles” non è solo un’indagine storica, ma un ponte che collega il presente al passato, offrendo una comprensione più profonda delle nostre radici culturali e architettoniche. Attraverso la scienza e la storia, possiamo apprezzare la complessità e la bellezza del nostro patrimonio, e forse, imparare lezioni preziose per il futuro.